lunedì 27 aprile 2009

I Motti di Oggi

Oggi 2 pensieri, che fanno profondamente parte del mio io.

Pensiero nr1


E' meglio subire pregiudizi che esercitarli,
poichè la violenza è sempre legata all'ignoranza,
io non tollero la violenza.


Pensiero nr 2

L'aiuto ad anziani, bambini, cani, animali prima di tutto.
La solidarietà verso chi è in difficoltà, è un dovere etico di ognuno di noi,
non una questione ideologica.


:)

domenica 26 aprile 2009

Quante piccole verità talvolta nelle favole

Un uomo camminava per una strada con il suo cane.
Si godeva il paesaggio, quando ad un tratto si rese conto di essere morto.
Si ricordò di quando stava morendo e che il cane che gli camminava al
fianco era morto da anni.
Si chiese dove li portava quella strada.
Dopo un poco giunsero a un alto muro bianco che costeggiava la strada e che
sembrava di marmo.
In cima a una collina s'interrompeva in un alto arco che brillava alla luce
del sole.
Quando vi fu davanti, vide che l'arco era chiuso da un cancello che
sembrava di madreperla e che la strada che portava al cancello sembrava di
oro puro.
Con il cane s'incammino verso il cancello, dove a un lato c'era un uomo
seduto a una scrivania.
Arrivato davanti a lui, gli chiese:
- Scusi, dove siamo?
- Questo è il Paradiso, signore, - rispose l'uomo.
- Uao! E non si potrebbe avere un po' d'acqua?
- Certo, signore. Entri pure, dentro ho dell'acqua ghiacciata.
L'uomo fece un gesto e il cancello si aprì.
- Non può entrare anche il mio amico? - disse il viaggiatore indicando il
suo cane.
- Mi spiace, signore, ma gli animali non li accettiamo.
L'uomo pensò un istante, poi fece dietro front e tornò in strada con il suo
cane.
Dopo un'altra lunga camminata, giunse in cima a un'altra collina in una
strada sporca che portava all'ingresso di una fattoria, un cancello che
sembrava non essere mai stato chiuso.
Non c'erano recinzioni di sorta. Avvicinandosi all'ingresso, vide un uomo
che leggeva un libro seduto contro un albero.
- Mi scusi, - chiese. - Non avrebbe un po' d'acqua?
- Sì, certo. Laggiù c'è una pompa, entri pure.
- E il mio amico qui? - disse lui, indicando il cane.
- Vicino alla pompa dovrebbe esserci una ciotola.
Attraversarono l'ingresso ed effettivamente poco più in là c'era
un'antiquata pompa a mano, con a fianco una ciotola.
Il viaggiatore riempì la ciotola e diede una lunga sorsata, poi la offrì al
cane.
Continuarono così finché non furono sazi, poi tornarono dall'uomo seduto
all'albero.
- Come si chiama questo posto? - chiese il viaggiatore.
- Questo è il Paradiso.
- Be', non è chiaro. Laggiù in fondo alla strada uno mi ha detto che era
quello, il Paradiso.
- Ah, vuol dire quel posto con la strada d'oro e la cancellata di
madreperla? No, quello è l'Inferno.
- E non vi secca che usino il vostro nome?
- No, ci fa comodo che selezionino quelli che per convenienza lasciano
perdere i loro migliori amici.

venerdì 17 aprile 2009

Allevare significa amare la vita

Ogni mia parola, ogni mio gesto,
la dedizione che porto al mondo dell'allevamento è legato al concetto di amore.

Allevare vuol dire amare la vita,
allevare vuol dire tramandare le tradizioni delle genti, la cultura dei popoli,
allevare vuol dire amare la natura,
allevare vuol dire amare il prossimo.

Non ci può essere odio laddove c'è l'inno alla vita: allevare da sempre è tradizione della terra , tradizione delle genti, storia dei popoli.

Chi è portatore d'odio non può che odiare l'allevamento e gli animali di razza.
Chi vive nella cultura d'odio non può che usare la vita e gli animali per odiare le persone.
Chi nell'odio prospera, non può che combattere la cultura della terra, l'amore della vita,

Chi nega il cane di razza odia gli animali che da sempre tutto questo rappresentano: vita, cultura, tradizione, amore del creato.

Io mi riconosco nella vita e nell'amore.

Il cane di razza è parte della vita, della storia, della tradizione della cultura di ognuno di noi, ogni popolo si esprime anche nei porpri animali di razza.
Preservare il cane di razza significa preservare la storia vivente delle genti.

Quando una specie muore, muore parte della terra,
Quando una razza scompare, scompare parte delle tradizioni dei popoli,
Quando un patrimonio zootecnico viene distrutto, scompare con esso una parte della storia di tutti noi.

La negazione dei patrimoni cinotecnici,
è la negazione della storia che nel cane di razza vive e si rinnova continuamente.
La negazione dell'identità del cane di razza è frutto del medesimo odio che nella storia portò sempre alla violenza e alla discriminazione, alla distruzione dei Buddha che da millenni vegliavano i viandanti di ogni religione, all'incendio di biblioteche che racchiudevano tutte le culture, alla distruzione delle opere d'arte, allo sterminio di popoli.

Il cane di razza rappresenta il patrimonio della vita, porta dentro di se la storia dell'amore per il creato.
Allevare significa condividere le tradizioni e la storia dei popoli di ogni dove.

Chi ama la vita, chi rispetta le genti, chi ha a cuore la storia dei popoli e la tradizione della terra, non può che lavorare per preservare ciò che il cane di razza rappresenta, non può che operare perchè nulla venga distrutto, non può che rispettare il cane nella sua integrità fisica, etologica e spriturale.

Elettra Grassi